Notizia – centonove/novantasei

Nella bottega centonove/novantasei un viaggio nella Resistenza delle donne

Un viaggio nella Resistenza delle donne attraverso l’analisi di alcuni casi letterari. Ma non solo. Un viaggio che ha permesso di ricordare e porre l'attenzione sull'importante ruolo che hanno avuto le donne nel corso della Resistenza, troppo spesso poco valorizzato o ricordato. Una “Resistenza senza armi”, come ha rilevato nei suoi libri Anna Bravo che ha avuto più volti: staffette in biciclette, cuoche delle bande, senso materno nei confronti dei giovani partigiani, partecipazione alla lotta armata. tanto da spingere la partigiana Teresa Mattei a dichiarare in un'intervista: "L’unica volta che ho messo il rossetto in vita mia è stato per mettere una bomba".

La presentazione del libro 𝐒𝐜𝐫𝐢𝐭𝐭𝐮𝐫𝐞 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐢𝐠𝐢𝐚𝐧𝐞. 𝐋𝐚 𝐑𝐞𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐥𝐞𝐭𝐭𝐞𝐫𝐚𝐭𝐮𝐫𝐚 𝐝’𝐚𝐮𝐭𝐫𝐢𝐜𝐞 di Annachiara Biancardino che abbiamo fatto nella bottega Centonove/novantasei ci ha aiutati ad esplorare attraverso il contributo delle scrittrici partigiane una prospettiva alternativa alla narrazione dominante del conflitto civile. Un'occasione anche per evidenziare come la Resistenza per le donne abbia rappresentato qualcosa di più significativo vista l'era patriarcale e maschilista in cui si viveva: l'emancipazione, la voglia di libertà, di affermazione dei diritti. Grazie di cuore anche a Michele Galante, presidente ANPI Provinciale - Foggia per la sua preziosa partecipazione e le sue importanti riflessioni sul tema

La presentazione si è svolta nell’ambito dei “𝐕𝐞𝐧𝐞𝐫𝐝𝐢̀ 𝐢𝐧 𝐁𝐨𝐭𝐭𝐞𝐠𝐚” organizzati dal consorzio di cooperative sociali Oltre / la rete di imprese. Attraverso un’analisi che intreccia storia e letteratura, il volume edito da Stilo Editrice indaga le specificità dell’esperienza partigiana femminile, svelando e toccando il percorso di chi sceglie la militanza, il tema del sacrificio, le connessioni tra la dimensione privata e politica della lotta, sulle forme e modalità con cui l’eredità delle partigiane continua a risuonare nell’immaginario narrativo contemporaneo.

Davvero un bel momento di confronto e memoria.