"Il teatro della maschera": il romanzo di Paola Lucina anima la bottega centonove/novantasei

Il teatro, la danza, l’amicizia, l’amore e una famiglia assente e distante. E poi gli spettacoli di varietà, l’Italia del dopoguerra, la lentezza dei viaggi in treno per spostarsi da un luogo all’altro, l’emozione di ricevere una telefonata. Nel suo romanzo d’esordio “𝐈𝐥 𝐭𝐞𝐚𝐭𝐫𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐚𝐬𝐜𝐡𝐞𝐫𝐚” Paola Lucino permette al lettore di compiere un salto indietro nel tempo. Quello un po’ in bianco e nero, del Belpaese che ripartiva dalla violenza del conflitto bellico, dove i teatri erano spazi sociali che offrivano agli spettatori la possibilità di poter “conoscere il mondo” grazie agli spettacoli dei varietà, alle coreografie delle ballerine, alla voce delle soubrette.

Un libro che intreccia la vita della protagonista Sonia con alcune vicende storiche e culturali che rimangono sullo sfondo, dove la ricerca della propria identità, la resilienza personale, il valore catartico del teatro vengono raccontati e descritti con grande ricostruzione e passione. Ne abbiamo parlato con l’autrice nell’ambito della rassegna “𝐕𝐨𝐜𝐢𝐝𝐢𝐏𝐮𝐠𝐥𝐢𝐚 – 𝐕𝐞𝐫𝐬𝐨 𝐥𝐨 𝐒𝐥𝐨𝐰 𝐏𝐚𝐫𝐤” organizzata negli spazi di Centonove/novantasei, la bottega che a Foggia in piazza Cavour n. 3 vende prodotti etici, solidali e liberati dalle mafie.

All’incontro, moderato dal giornalista Emiliano Moccia, era presente anche Anna Rita Zichella, presidente del consorzio Oltre la rete di imprese che ha ricordato il senso dello 𝐒𝐥𝐨𝐰 𝐏𝐚𝐫𝐤 che a breve sarà inaugurato a Foggia quale luogo in cui riappropriarsi del proprio tempo, scoprire le eccellenze enogastronomiche del nostro territorio, contribuire a rigenerare il tessuto sociale ed urbano del quartiere ferrovia. Al termine, come sempre, ci sarà una piccola degustazione di prodotti che è possibile trovare tra gli scaffali della bottega.

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